Questa iniziativa nasce dall’esigenza di approfondire un fenomeno sempre più evidente e complesso: la presenza di cani e gatti randagi nelle aree rurali, in particolare in prossimità di coltivazioni e allevamenti. Il randagismo, oltre a rappresentare un potenziale rischio per la salute e la sicurezza degli animali da allevamento, incide anche sulla tutela della fauna selvatica e può generare criticità ambientali e sanitarie.

Perché è importante partecipare?

Attraverso questa indagine, il Distretto intende raccogliere informazioni dirette dalle aziende agricole del territorio, al fine di:

• Monitorare e mappare la presenza di animali randagi;

• Valutare l’impatto del fenomeno su colture, allevamenti e biodiversità locale;

• Individuare strategie condivise per il contenimento, come interventi di sterilizzazione, registrazione e prevenzione;

• Avviare un percorso partecipato per la definizione di azioni concrete sul territorio.

Come contribuire?

Le aziende agricole dei comuni interessati sono invitate a compilare un breve questionario online, disponibile al seguente link.

La partecipazione è volontaria ma essenziale per comprendere realmente la portata del problema e per poter costruire, insieme, risposte efficaci e sostenibili, anche in collaborazione con autorità competenti, associazioni di tutela animale e ambientale e operatori del settore. La gestione del randagismo è parte integrante di una visione più ampia di territorio sano, produttivo e in equilibrio con il proprio patrimonio naturale. La voce delle imprese è fondamentale per costruire soluzioni che rispondano alle reali esigenze locali.